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Sembra impossibile ma ormai si comincia a parlare dei primi hard disk per notebook da 320 Gb.
Si avete capito bene 320, Toshiba lo stà per rilasciare sul mercato e sarà composto da 2 piatti da 160Gb con una velocità di 5400 RPM e interfaccia ATA8.
Le dimensioni si avvicinano a quelle dei desktop ponendo così rimedio al maggior divario che si ha tra un portatile e un computer fisso.

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Arrivano sul mercato i primi dischi da 2,5″ (per intenderci i dischi per notebook) con spazio fino a 250 Gb, il produttore è Freecom Technologies (tedesco-olandese), offre ToughDrive Pro da 250 GB al prezzo eccezionale di 219€.

Requisiti :
Involucro in resistente soffice silicone
Meccanismo interno anti-shock
Resiste a cadute sino a 2 metri
Cavo USB 2.0 integrato
Alimentato dal Bus, non necessita adattatore
Alta qualità, design super sottile
Fanless design thus no noise
2 anni di garanzia
Silenzioso, nessuna ventola
For PC: Win98SE/Me/2000/XP
For Mac: OS X or higher

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Come prendere una fregatura se prima non si verificano i prezzi su internet, almeno un pò per farsi un’idea di quanto costi un pezzo.



Questa SD l’ho pagata ben 25 Euro (e stavo per pagarla 30 € …) di seconda mano in quanto dentro erano presenti delle foto di gatti e senza nessuna garanzia! Che fregatura, attenti quindi quando acquistate di seconda mano pezzi informatici.

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Solita chiamata del lunedì mattina:
Utente : “Il pc non funziona, mi fà una schermata azzurra”;
Pensando al solito problema di Windows, mi alzo e vado a verificare il problema.
A primo acchitto pensavo che XP si fosse rovinato per chissà quale motivo (virus, trojan…. ) e necessitasse di una formattazione.
Animato di pazienza, sono entrato in modalità provvisoria (all’avvio premere F8); ho inziato a fare uno scandisk e un defrag (di errori nella tabella degli indici non ho fatto la conta …). Alla fine di queste operazioni riavvio e la macchina sembra funzionare.
Passano 5 minuti e la macchina si spegne di brutto. Azz penso allora ad un problema grave della ram… Si corre di fretta dal solito fornitore di fiducia, cambiata la ram la situazione non migliora.
Stacco un attimo il cavi di rete e il pc funziona, riattacco il cavo e il pc si spegne immediatamente.
Penso allora ad un problema di driver o scheda di rete ma nulla risolve il problema.
In sintesi la scheda madre sembra avere un problema grave di corto circuito e come soluzione tampone sposto il cavo di rete nella scheda integrata e il tutto funziona.
Per il momento ho ordinato una nuova scheda madre con lo stesso Chipset… per non incorrere in una nuova attivazione di XP.

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Avete appena acquistato un ottimo portatile della serie IBM Lenovo (Tinkpad) modello R60 e non sapete come fare la chiocciola dalla tastiera (@)? Per un problema nel settaggio della lingua della tastiera non è possibile fare la chiocciola senza prima modificare un’impostazione di sistema.
Procedete così (guida per windows XP, ma valida anche per windows vista, 7 ecc):
- Andate in Start –> Impostazioni –> Pannello di controllo
- Aprire impostazioni iternazionali e della lingua (cambia lingua di visualizzazione da Windows Vista in su );
- posizionatevi sulla linguetta “Lingue” (Tastiere e lingue da Windows Vista in su );
- poi cliccate su “Dettagli” (cambia tastiere da Windows Vista in su );
- Nella sezione impostazioni dei servizi installati selezionare e poi rimuovere Italiano 142 (in generale da Windows Vista in su);
- Vi verrà chiesto di riavviare il pc ed il gioco è fatto; adesso con ALT GR + ò vi viene fuori la chiocciola.
Questa soluzione vale per Windows Xp e 2000, non so se i portatili provvisti di Vista abbiano lo stesso problema.

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Finalmente arrivano i nuovi dischi da 160 Gb (ovviamente 7.200 rpm) per i notebook (formato 2.5″). Sarà a breve sul mercato con i seguenti vantaggi:
Le prestazioni più elevate disponibili per PC portatili per consentire una maggiore produttività in viaggio;
Un basso consumo energetico per massimizzare la durata della batteria, consentendo agli utenti di lavorare più a lungo;
Design robusto ed elevata resistenza agli urti per garantire la massima mobilità e l’idoneità a condizioni di lavoro in ambienti difficili;
Resistenza agli urti pari a 800 G in condizioni operative: ideali per dispositivi diversi da PC e applicazioni industriali;Specifiche:
Capacità (GB) 80, 100, 120 e 160
Interfaccia SATA/150 (SATA da 1,5 Gbit/s)
Velocità di rotazione (giri/min) 7.200
Cache (MB) 8, 16 (160 GB)
Densità d’area (Gbit/pollice2) 132
Dischi/Testine 2/4 (160 GB)
Consumo energetico
Lettura/Scrittura/Inattività (Watt, 25°C) 2,1/2,1/1,3
Urti, condizioni operative/non operative (G) 250/900

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Finalmente ho dotato anche il mio powerbook G4 di un disco da 5400 Rpm e 120 Gb contro i precedenti 80 a 4200 Rpm. L’operazione di sostituzione è durata 1 ora e il costo del disco è stato di 109 €. Risultati ottenuti ottimi!
Potete leggere l’intera guida al seguente link (andata sulla Home e poi cercate tra i vari articoli).
P.s.: riccoretto link dopo gli update sul sito di Fidelio.

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Il 2007 è iniziato all’insegna della sfiga. Il server di posta dove lavoro ha improvvisamente smesso di funzionare a dovere. Ogni 15 minuti la macchina si riavviava in modo inaspettato. Pensando al solito banco di ram che faceva i capricci ho iniziato a provare cambiano tutti i banchi, poi visto che la cosa non migliorava ho sostituito l’alimentatore, ma nulla da fare il server si riavviava in continuazione.
Ho pensato subito allora ad un guasto al processore o alla scheda madre anche perchè il server di posta su cui gira Linux con una Fedora Core 3 non segnalava nulla di anomalo nei log.
L’indomani mattina (ovviamente nella notte il server è rimasto spento per risparmiare i dischi) ho smontato la scheda madre e mi sono accorto che tutti i condensatori erano letteralmente scoppiati. Andato in un negozio ho preso una nuova scheda madre Intel con Chipset 945 e un pentium IV 3,4 Ghz; vado per rimontare il tutto ma la fedora Core 3 non riconosce nulla dei nuovi componenti (prima il server era composto da una scheda madre Ecs con un Pentium III 1,0 Ghz – rimasugli di magazzino del 2001) e in più il kernel è in Read Only così non riesco a ricompilare i sorgenti per la nuova configurazione.
Preso dal panico assieme ad un altro tecnico cerchiamo sul mercato una scheda madre Intel con Chipset 915 assicurandomi che quel tipo di chip era supportato dal kernel 2.6.9 di linux. Sul mercato una scheda del genere (prodotta circa 1 anno fa) è introvabile in poco tempo, si parla di alcuni giorni (in più durante le festività…..). Facendo mente locale ricordo che in azienda c’è un pc che avevo acquistato un anno prima e che montava una scheda madre con Chipset 915. Decido di requisirlo e di smontargli il tutto per poterlo rimontare nel nuovo server. Ubuntu 6.10 ci viene in aiuto, utilizzando la Live accendo il server e correggiamo il file di configurazione di Grub per permettere di leggere e scrivere il Kernel all’avvio della macchina (infatti per sicurezza dopo la prima installazione viene inserita di default un’opzione “ro” – Read Only – per non permettere di daneggiare il kernel).
Riavviamo la macchina e si parte con la riconfigurazione del kernel eliminando le periferiche vecchie e facendogli riconoscere quelel nuove grazie all’interfaccia grafica Kzudu. Tutto è andato liscio e finalmente il server è tornato a funzionare.
Per il pc in cui c’era installato Xp Pro ho dovuto aspettare una nuova scheda madre con il Chip 915 così da “imbrogliare” il check dell’hardware da parte della registrazione che Microsoft effettua in fase di attivazione del sistema operativo. Tutto alla fine è tornato a funzionare al meglio. Meno male

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Il lavoro di sostituzione della scheda logica del powerbook alla fine è costata ben € 750,00 così composte:
30 € di intervento e il resto il costo del pezzo di ricambio della logica.
Devo dire che il lavoro è durato appena 4 giorni, da record la riparazione, adesso sto testando il tutto ma ho già scorto alcuni problemi che mi fanno titubare, vi saprò dire tra qualche giorno se si sono risolti tutti i malanni.
Per quanto riguarda l’Ipod mini ho dovuto comprare pure il carica batteria esterno dato che la apple dopo che paghi un apparecchio ben 210,00 € non lo include nella piccola scatola di serie ma come optional.
La riparazione è stata fatta da un centro autorizzato Apple e la garanzia sul pezzo sostituito è di soli 3 mesi spero che la scheda non mi tiri il pacco come l’altra dopo la scadenza della garanzia.