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In questi giorni ho avuto la possibilità di provare il prodotto My Home Cloud della Western Digital, un prodotto per il backup casalingo dei propri dati. Il prodotto ha costi molto contenuti e assomiglia molto ad un nas sopratutto nelle versioni a doppia unità che permettono di avere un raid 1, che consiste nella copia speculare dei dati su 2 unità hard disk diverse. La soluzione a singolo disco è sempre sconsigliata perchè in caso di guasto del disco si perdono tutti i dati visto che, a dispetto del nome my cloud, i dati vengono salvati in locale e sono disponibili su cellulare e computer anche tramite internet e un servizio account messo a disposizione dalla Western Digital.
Se volete una soluzione con attacco tramite usb o accesso diretto al dispositivo, il classico hard disk esterno, allora avete sbagliato soluzione. Questo prodotto è accessibile solo tramite i servizi messi a disposizione dal produttore!
E se un domani il servizio dovesse smettere di funzionare? Bella domanda ….. non avremmo più accesso ai nostri dati, poichè per effettuare l’accesso al my cloud bisogna prima fare il login al dispositivo tramite software proprietario e il prodotto non dispone di una propria pagina web di gestione diretta, ma utilizza questo sito internet: https://home.mycloud.com/
Pro: soluzione a basso costo, che offre servizi avanzati di nas e backup in modalità user friendly, buona soluzione backup a partire dalla soluzione a doppio disco, semplicità d’uso e multipiattaforma.
Contro: uso di software proprietario, acesso solo tramite software e non diretto all’hard disk, lentezza nel’accesso ai dati sopratutto in reti wifi con basse performance.
Conclusioni: non sapete come fare un backuo dei vostri dati e avete poche conoscenze informatiche? Beh allora questa è la soluzione che fa per voi!

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Vi siete un pò scocciati dell’avviso che appare quando mettete le vostre credenziali di login (nome utente e password) in un form di un sito che non utilizza una connessione sicura https?
Questo comportamento di Firefox attivo dalla versione 52 in poi (a me sinceramente ha scocciato) è abbastanza invadente in quanto la finestrella di avviso (che vedete qui a fianco) è grande e alle volte ingombrante.
Ho deciso pertanto, cosciente di quello che faccio, di disabilitare l’odioso avviso. Per farlo dovete digitare about:config nella barra dell’indirizzo di Firefox come potete vedere qui sotto, e poi cliccare su “Accetto i rischi”.

Fatto questo nella barra Cerca di motore di configurazione di Firefox dovete cercare: security.insecure_field_warning.contextual.enabled e poi averci fatto doppio clic sulla riga trovata rendendo il valore False.

Ora manca solo disabilitare il mancato salvataggio di nome utente e password per i siti non sicuri e lo potete fare cambiando un altro parametro: signon.autofillForms.http rendendolo true (sempre doppio clic sopra)

Godetevi ora Firefox vecchio stile… ma fate attenzione!!!

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Quest’estate i tg e giornali si sono focalizzati sul problema: ” Guida in stato d’ebrezza e le droghe”; dopo l’estate delle violenze sessuali, dopo i cani che sbranavano le persone ora tocca ai ciochettoni e ai drogati.
Si parla ogni giorno d’incidenti provocati da gente ubriacca evitando di parlare delle condizioni in cui sono le strade Italiane. Sulla strada guidano anche persone corrette che vanno piano e che non bevono prima di mettersi alla guida ma hanno anche loro incidenti, molto spesso gli incidenti avvengono per distrazione, sonnolenza, valutazione errata delle condizioni del mezzo e della strada.
Eh si l’asfalto…. quel prodotto denominato “bitume” che permette ai pneumaitici della macchina di aderire al terreno e di non sbandare. Ma se l’asfalto su cui i pneumatici corrono è deteriorato e quindi in pessimo stato, correre a 60 Km all’ora risulta un’operazione ardua e assai rischiosa, se poi l’asfalto risulta essere bagnato non ne parliamo…
Sarà mia cura esporre in questi giorni alcune foto che scatterò all’asfalto che percorro ogni giorno per andare a lavorare…. 80 km totali d’inferno!
Aggiustiamo le strade invece di pensare ad altro..

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Sto cercando di capire se il nuovo antivirus gratuito di AOL e Kaspersky Lab possa essere utilizzato gratuitamente anche presso società con scopi di lucro o comunque non solamente per uso domestico (come succede per tutti gli altri antivirus). Se ciò fosse penso di poter dire con sicurezza che sia il primo antivirus veramente gratuito con funzionalità complete (mentre clamav per windows non possiede un antispyware/adware e un real time protector e la protezione dalle e-mail infette).
Non è prevista nemmeno la registrazione per il donwload.
AOL si accontenta solo di mandare della pubblicità come controparte al servizio offerto.
Potete scaricare l’antivirus dal sito a lui dedicato al seguente link.
UPDATE del 29/09/2007:
Il download di questo antivirus non è più disponibile, al suo posto c’è il nuovo McAfee. L’utilizzo dell’antivirus è possibile solo dopo essersi registrati su Aol. Non è più utilizzabile registrandosi con una semplice e-mail. Il nuovo sito è questo qui.
UPDATE del 20/04/2014:
Hanno modificato di nuovo il link per il donwload ora si trova a questa pagina ed è sempre una antivirus McAfee. Supporta tutte le versioni di windows, anche quelle ormai abbandonate _Microsoft® Windows 2000 (32-bit) with Service Pack 4 (SP4) or higher, Windows XP (32-bit) with Service Pack 1 (SP1) or higher, Windows Vista (32- or 64-bit) and Service Pack 1 (SP1) or higher, or Windows 7 (32-bit or 64-bit)_ a differenza di Microsoft Security Essentials.

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Da inizio anno i problemi per Windows Xp stanno aumentando a vista d’occhio, solo che invece dei soliti virus ora spuntano Trojan, Spyware, Rootkit ecc.. (chi più ne ha più ne metta).
La prima patch del 2006 è una patch per il motore di rendering di Windows e viene descritta nel primo bollettino di sicurezza Microsoft dell’anno, l’MS06-001: qui si spiega che la falla interessa praticamente tutte le versioni di Windows, tuttavia la patch è disponibile esclusivamente per gli utenti di Windows 2000, XP e Server 2003.
Attenzione che chi non installa questa patch, incorre in un grosso rischio di sicurezza in quanto un rootkit denominato Link Optimizer si installa sul vostro computer proprio sfruttando questa falla che non necessita dell’interazione dell’utente finale.
La rimozione poi del Rootkit risulta laboriosa ed estenuante in quanto è mutante presentandosi così in forme diverse, le più significative sono:
1) installa un servizio dal nome strano e che non può essere disabilitato ma levato solo da registro a mano,
2) crea un utente nuovo dal nome strano ed uguale al servizio installato,
3) installa nella cartella programmi e in programmi\file comuni\system alcuni exe strani,
4) installa chiavi di registro con il nome del servizio creato e con il nome dell’utente.
Vi consiglio di leggere questa semplice guida di steven per la rimozione (la guida anche se fatta bene è difficile da attuare e in alcuni passi non funziona correttamente). La miglior soluzione è utilizzare un punto di ripristino.
Gli antivirus non rilevano nulla di questo rootkit, solo avast (antivirus gratuito nella versione home edition, e che ho sempre consigliato di installare da 5 anni a questa parte,) riesce a indentificare un trojan generico che nella cartella \temp di windows e alcune dll strane che però appena rimosse si ricreano.
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Ho trovato questa utility “VirIT Explorer” a pagamento ma che si può utilizzare per 30 gg tranquillamente, serve per levare queste schifezze dal pc. Dopo una scansione ha trovato trojant anche in programmi insospettabili. Non so se funzioni con Link Optimizer in quanto l’ho già levato a mano.
P.S. 01/09/2006 A me sembra che la patch per i WMF non serva a nulla in quanto ho beccato l’infezione dopo aver installato l’aggiornamento e questo non riesco a spiegarmelo. Devo capire come mai. Visto che è la seconda macchina che vedo infettata così.
Questo maledetto è veramente infestante e duro a morire, per pulire il registro ho impiegato un’ora, ho cercato prima le chiavi per l’utente che aveva creato ed eliminato ogni riferimento, poi ho cercato il nome del servizio creato e qui sono venuti i dolori, la cartella security per quel servizio è impostata con permessi tutti sbagliati e bisogna cambiarli per poterla eliminare. Che fastidio!
Ricordatevi di abilitare la visione di tutti i file nascosti di sistema per poter trovare traccia nella C:\Document and setting\ l’utente maligno.
Vi consiglio di leggere pure questo forum.
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Una ditta ha rilasciato un software che permette di rimuovere il linkoptimizer tramite un programma (non l’ho testato, ma nella rete ne parlano bene). Il tools è prodotto dalla ditta Prevex , lo potete scaricare al seguente link ed è completamente gratuito. Finalmente qualcuno che agevola il lavoro agli amministratori di sistema.
Ritengo in ultima battuta che il metodo suggerito da me tramite Virit Explorer e un pò di manualità sul registro di sistema da i migliori frutti!