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Avete bisogno di una distribuzione Linux che non vi faccia impazzire, non avete mai avuto a che fare con Linux e conoscete solo Windows?
Beh allora ZorinOS fa al caso vostro!! Scaricatela subito e dite addio a windows …..
Zorin OS ha un’interfaccia grafica dichiaratamente molto simile a quella di Microsoft Windows, per facilitare la migrazione degli utenti.
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Se utilizzate i certificati SSL gratuiti offerti da Let’s Encrypt, allora vi siete accorti che ogni 3 mesi c’è la necessità di rinnovarli tramite un comando shell manuale, dopo che vi arriva una mail di avviso di quale certificato sia in scadenza:
cd letsencrypt e poi ./letsencrypt-auto
Dopo un pò vuoi la carenza di tempo, vuoi la pigrizia ci si stanca di lanciare comandi manualmente quando lo può far benissimo Ubuntu LTS 16.04 .
Allora ho inserito nel crontab di Ubuntu il comando di rinnovo automatico giornaliero:
0 7 * * * /root/letsencrypt/certbot-auto renew
che non fa altro che controllare quali certificati siano prossimi alla scadenza e li rinnova alle 7 del mattino di ogni giorno, qualora il certificato non sia in scadenza il comando lo bypassa e se lo stesso è scaduto non lo rinnova. La cartella di installazione è quella di default offerta in fase di installazione di letsencrypt.
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E’ con grande piacere che vi parlo di {S}Bot la soluzione opensource sviluppata da Opensipa.it (associazione degli informatici della Pubblica Amministrazione) con il contributo anche del sottoscritto.
La piattaforma di gestione del Bot che utilizza le api di Telegram e ha bisogno che l’utente cerchi solo il bot con cui vuole dialogare può essere utilizzata dalla Pubblica Amministrazione a titolo totalmente gratuito essendo il progetto sviluppato con codice sorgente aperto.
Ne parlano nel bene e nel male :
Il sito di riferimento è questo: sbot.opensipa.it dove potete trovare tutte le informazioni e i link al progetto e agli autori.
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Finalmente dopo tante ricerche e TANTI test posso dire di aver trovato la rom ideale per il mio smartphone Samsung Galaxy Ace (S5830). In rete potete trovare di tutto e di più, da rom instabili, rom che laggano continuamente, rom piene di bug e rom inefficienti ecc. , beh questa rom non ha nessuno di questi problemi e sopratutto integra al proprio interno alcune funzionalità tra cui:
1) un installer della rom tutto rinnovato, che permette in fase di installazione di scegliere tra alcune configurazioni diverse;
2) l’estensione automatica della memoria interna, l’importante è aver preparato nella SD esterna una partizione formattata (la dimensione che volete) ext 3 o ext4;
3) google apps basic preinstallate;
4) tanta fluidità, poco lag e tanta tanta tanta durata della batteria sono i punti di battaglia.
Potete prelevare il tutto da questo link.
Info sulla rom:
- Android 2.3.7.
- Kernel 2.6.35.14
- Versione Mod 3.0 Final
- Build date 9/9/2013
Rom consigliata a tutti!!!
Se volete cimentarvi in altre rom per questo cellulare allora utilizzate questi link già pronti.
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A forza di sistemare laboratori informatici ho scoperto tante distribuzioni nuove molto interessanti.
Ne suggerisco quì due in particolare, apprezzate per il servizio centralizzato della vostra rete:
- Endian Os http://www.endian.com/it/ , ottimo server per gestire firewall o server dns, tutto configurabile via web e in pochissimi passi; la distribuzione è semplice e minimale, ma non per questo scarna.
- Clear Os http://www.clearfoundation.com/Software/overview.html , ottimo per la gestione centralizzata del dominio, dns e firewall. Quest’ultima distribuzione è un attimo più complessa ma ovviamente offre più servizi.
Quindi smanettoni dateci dentro e via di linux nei vosti laboratori casalinghi!
A breve farò dei tutorial su come configurarle a dovere.
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Avete un problema con VmWare Server versione 2.0 e la vostra macchina virtuale non parte per l’errore “Failed to lock the file”?
L’operazione che dovete seguire è veloce e apparentemente semplice, consiste nel cancellare i file presenti nelle due cartelle che finiscono con estensione lck. I file incriminati sono quelli con estensione *.lck e che mandano in lock la macchina virtuale.
Si consiglia vivamente, se c’è il tempo, di effettuare una copia di backup della macchina virtuale prima di procedere in qualsiasi opera maldestra.
Fatto il tutto potete avviare tranquillamente la macchina virtuale.
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Oggi mi sono imbattuto in una piccola rogna su una Red Hat 4.x con kernel 2.6.9 alla quale ho dovuto cambiare schermo, passando da un 17″ CRT ad un 17″ LCD sembra con porta VGA.
Purtroppo l’interfaccia grafica non riconosceva il nuovo monitor e quindi dopo 2 secondi dal boot e del rilevamento da parte di anaconda di nuovo hardware lo schermo rimaneva nero. Si poteva utilizzare la shell testuale ma non quella grafica … ovviamente un problema di X11.
Mi sono quindi collegato con putty al server e ho modificato il file xorg.conf presente nel percorso /etc/X11/ modificando alcune righe di configurazione:
DOPO LE MODIFICHE:
Section "Monitor"
Identifier "Monitor0"
VendorName "Acer"
ModelName "W193V"
DisplaySize 320 240
HorizSync 30.0 - 98.0
VertRefresh 50.0 - 160.0
Option "dpms"
EndSection
.
.
.
Section “Screen”
Identifier “Screen0”
Device “Videocard0”
Monitor “Monitor0”
DefaultDepth 24
SubSection “Display”
Viewport 0 0
Depth 24
Modes “1280×1024” “1280×768” “1024×768” “800×600” “640×480”
EndSubSection
EndSection
PRIMA DELLE MODIFICHE:
Section “Monitor”
Identifier “Monitor0”
VendorName “Monitor Vendor”
ModelName “S98M”
DisplaySize 320 240
HorizSync 30.0 – 98.0
VertRefresh 50.0 – 160.0
Option “dpms”
EndSection
.
.
.
Section “Screen”
Identifier “Screen0”
Device “Videocard0”
Monitor “Monitor0”
DefaultDepth 24
SubSection “Display”
Viewport 0 0
Depth 16
Modes “800×600” “640×480”
EndSubSection
SubSection “Display”
Viewport 0 0
Depth 24
Modes “1024×768” “800×600” “640×480”
EndSubSection
EndSection
Alla fine non ho fatto altro che permettere risoluzioni del monitor più spinte ed adatte ad un LCD.
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Vi lascio uno script di backup che utilizza Rsync:
#!/bin/bash
#######################
# rsync of Guion Matteo
#######################
cartella=`date +%e-%m-%y`
echo "@@@@@@@@@@"
echo "---> copy to: /home/web/$cartella"
echo "@@@@@@@@@@"
#create folder of backup
mkdir -p "/home/web/$cartella/"
#pause
echo "Per continuare premi invio"
read
#script
rsync --compress --progress --recursive root@192.168.100.1:/home2/salvi/logici/ /home/web/"$cartella"
#fine
echo "@@@@@@@@@@"
echo "Ultimate backup"
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Il comando da utilizzare per aggiornare l’ora usando il terminale di Linux è:
date -s 1705
che equivale a dire di aggiornare l’ora alle 17:05 senza toccare la giornata!
Bella lì ;)
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Tratto dall’esperienza di oggi:
Voglio ricordare a tutti i cibernauti l’importanza del file fstab di tutte le distribuzioni linux, il file è formato nel seguente modo:
# Partizione Mountpoint Filesystem Opzioni dump / pass
/dev/sda1 none swap sw 0 0
/dev/sda2 / reiserfs defaults,noatime,auto 0 1
/dev/sda3 /usr ext3 defaults 0 2
/dev/sda4 /home xfs defaults,user,exec 0 2
/dev/fd0 /mnt/floppy auto defaults,user,exec 0 0
/dev/sdb1 /media/sdb1 ntfs defaults,ro,umask=000 0 0
/dev/sdb2 /media/sdb2 vfat defaults,user,rw,exec 0 0
proc /proc proc defaults 0 0
Perdere anche una sola riga di questo file potrebbe essere deleteria per il vostro amato linux, soprattutto se a sparire è la riga con il mount point “/” .
Si rimanda, per una lettura approfondita, al seguente link del Team p2pforum.it; se a primo avviso ogni colonna ha poco significato leggendo la guida vi accorgerete che ogni numero e lettera hanno molta importanza per cui non trascurate nulla di nulla.
Uomo avvisato mezzo salvato.
P.S.: quando qualcuno mette mani sui vostri server ricordatevi di osservare che cosa abbiano toccato al fine di capire le varie cause in un successivo momento!
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Se vi serve sapere quanto spazio avete sulle varie partizioni di linux senza utilizzare l’interfaccia grafica, lo potete fare da terminale con il semplice comando df.
Come al solito per visualizzare tutte le opzioni e variabili del comando digitate man df .