Scheda madre con i condensatori scoppiati
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ULTIMA REVISIONE DEL POST: 17/06/2007
Il 2007 è iniziato all’insegna della sfiga. Il server di posta dove lavoro ha improvvisamente smesso di funzionare a dovere. Ogni 15 minuti la macchina si riavviava in modo inaspettato. Pensando al solito banco di ram che faceva i capricci ho iniziato a provare cambiano tutti i banchi, poi visto che la cosa non migliorava ho sostituito l’alimentatore, ma nulla da fare il server si riavviava in continuazione.
Ho pensato subito allora ad un guasto al processore o alla scheda madre anche perchè il server di posta su cui gira Linux con una Fedora Core 3 non segnalava nulla di anomalo nei log.
L’indomani mattina (ovviamente nella notte il server è rimasto spento per risparmiare i dischi) ho smontato la scheda madre e mi sono accorto che tutti i condensatori erano letteralmente scoppiati. Andato in un negozio ho preso una nuova scheda madre Intel con Chipset 945 e un pentium IV 3,4 Ghz; vado per rimontare il tutto ma la fedora Core 3 non riconosce nulla dei nuovi componenti (prima il server era composto da una scheda madre Ecs con un Pentium III 1,0 Ghz – rimasugli di magazzino del 2001) e in più il kernel è in Read Only così non riesco a ricompilare i sorgenti per la nuova configurazione.
Preso dal panico assieme ad un altro tecnico cerchiamo sul mercato una scheda madre Intel con Chipset 915 assicurandomi che quel tipo di chip era supportato dal kernel 2.6.9 di linux. Sul mercato una scheda del genere (prodotta circa 1 anno fa) è introvabile in poco tempo, si parla di alcuni giorni (in più durante le festività…..). Facendo mente locale ricordo che in azienda c’è un pc che avevo acquistato un anno prima e che montava una scheda madre con Chipset 915. Decido di requisirlo e di smontargli il tutto per poterlo rimontare nel nuovo server. Ubuntu 6.10 ci viene in aiuto, utilizzando la Live accendo il server e correggiamo il file di configurazione di Grub per permettere di leggere e scrivere il Kernel all’avvio della macchina (infatti per sicurezza dopo la prima installazione viene inserita di default un’opzione “ro” – Read Only – per non permettere di daneggiare il kernel).
Riavviamo la macchina e si parte con la riconfigurazione del kernel eliminando le periferiche vecchie e facendogli riconoscere quelel nuove grazie all’interfaccia grafica Kzudu. Tutto è andato liscio e finalmente il server è tornato a funzionare.
Per il pc in cui c’era installato Xp Pro ho dovuto aspettare una nuova scheda madre con il Chip 915 così da “imbrogliare” il check dell’hardware da parte della registrazione che Microsoft effettua in fase di attivazione del sistema operativo. Tutto alla fine è tornato a funzionare al meglio. Meno male