Connettività Valli del Natisone
AVVISO! Le informazioni di questo post potrebbero non essere più valide in quanto non aggiornate. Usa i commenti per contribuire a tenere il post aggiornato.
ULTIMA REVISIONE DEL POST: 22/05/2017
A due anni dal mio precedente post in cui si parlava di imminente realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica voluta dall’allora presidente della regione Illy (ex Mercurio) tutto sembra fermo o quasi … i lavori proseguo a rilento e solamente in alcuni tratti.
Il bello di questo progetto è che svariati chilometri sono già stati stesi ma non sembrano funzionare … forse perchè l’nfrastruttura è stata pensata a mò di stella e alcuni tasselli del mosaico ancora mancano, rendendo invano lo sforzo fin quì raggiunto (Savogna, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone tutti comuni raggiunti e forse ne dimentico altri) …
In questa situazione di disagio e crisi, a risolvere il problema c’ha pensato NGI.it azienda che grazie alle licenze Wi-Max (non assegnate) distribuirà connettività flat ai valligiani … Leggete con calma il post di Luca Postregna sul suo blog e il gruppo che ha creato su Facebook. Inoltre anche Amerigo attento al problema della connettività ha postato qualcosa.
La cosa mi rattrista molto perchè ancora una volta la pubblica amministrazione non è stata più veloce di un privato che ha fiutato le esigenze della cittadinanza e sopratutto le ha risolte!
Un plauso invece alle Amministrazioni che hanno migliorato i servizi alle imprese e al territorio. Un esempio? Il Comune di Tavagnacco, se avete tempo leggete questo articolo della Confindustria di Udine:
Consiglierei vivamente di leggere l’articolo presente su questo sito:
http://blog.direte.it/2009/04/29/il-p2p-di-eolo-secondo-luca-spada/
p2p e NGI.it non vanno molto d’accordo …
Soffermatevi poi sui punti 6 e 7:
6 – sono sufficienti 5 clienti in una cella con il P2P a manetta per saturarla completamente e far schizzare latenza > 1 secondo e rendere qualsiasi altro protocollo inutilizzabile.
7 – nel wireless il traffico upstream e downstream viaggiano nello stesso “canale” e quindi il QoS si applica anche all’upstream dato che toglie banda al traffico downstream.